Sconfitta di St. Clair

Sconfitta di St. Clair
parte della guerra indiana del Nord-Ovest
Litografia di Piccola Tartaruga, che si crede essere stata derivata da un ritratto perduto di Gilbert Stuart, distrutto quando i britannici bruciarono Washington nel 1814.[1]
Data4 novembre 1791
LuogoAttuale Fort Recovery, Ohio
EsitoVittoria dei nativi americani
Schieramenti
Shawnee
Miami
Ottawa
Potawatomi
Huroni
Delaware
Stati Uniti d'America
Comandanti
Effettivi
1 1001 000
Perdite
12 morti (?)623 soldati morti o catturati
258 soldati feriti
24 operai morti,
14 feriti
totale: 919
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La battaglia del Wabash o battaglia del fiume Wabash (anche sconfitta di St. Clair) fu combattuta il 4 novembre 1791 - durante la presidenza di George Washington - nel Territorio del nord-ovest tra Stati Uniti d'America e la Confederazione Occidentale di nativi americani nel corso della guerra indiana del Nord-Ovest. Fu una grande vittoria indiana, la peggiore sconfitta subita dallo United States Army per mano dei nativi americani.

I nativi americani erano guidati da Piccola Tartaruga dei Miami, Giacca Blu degli Shawnee e Buckongahelas dei Delaware (Lenape). Erano composti da oltre 1 000 guerrieri compresi numerosi Potawatomi del Michigan orientale e del Saint Joseph. I circa 1 000 statunitensi che si trovarono di fronte erano comandati dal generale Arthur St. Clair. La confederazione indiana riportò un'incredibile vittoria. In termini di proporzione tra forze in campo e perdite fu una delle peggiori sconfitte subite dagli Stati Uniti d'America in battaglia; dei 1 000 soldati che St. Clair portò in battaglia solo 48 ne uscirono illesi. In seguito il presidente George Washington obbligò St. Clair a dare le dimissioni ed il Congresso avviò la prima indagine dell'esecutivo.

  1. ^ Carter, Life and Times, 62–63.

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